Camila infortunata, tornerà (forse) a Indian Wells



Camila infortunata, tornerà (forse) a Indian Wells

Camila tornerà in campo tra qualche settimana, spera nel torneo “di casa” a Indian Wells ma la sua presenza non è assicurata. Di certo non ci sarà a Midland né a Florianopolis. L’infortunio alla spalla di novembre è tornato a tormentarla da Brisbane. Ci spiega la situazione Sergio: “Da Brisbane, se colpiva troppo forte col diritto aveva dolore. Camila ha voluto comunque giocare a Melbourne, ma poi è stata costretta a fermarsi. Adesso facciamo fisico tutti i giorni, lavora con un fisioterapista per la spalla, fa palestra e sta anche sul campo dove per lo più facciamo tattica. Serve con la sinistra e gioca con la sinistra per non affaticare troppo la spalla. Di certo avrà bisogno di un mese di stop, speriamo di rientrare a Indian Wells ma fnché la spalla non sarà al 100% è meglio non rischiare. L’anno è lungo…”.

Camila will not compete in Midland nor in Florianopolis due to a shoulder injury. “We’re working in the gym” Sergio said “and Camila is serving and playing some balls with her left hand. Hopefully she will be able to compete in Indian Wells, but only if shoulder will be 100% fit”.

About the author

Alberto Brumana – Nato in Piemonte nel 1979, vive da 15 anni a Milano, è giornalista pubblicista e lavora a Sky Cinema. Appassionato di tennis, ha scritto in passato di sport per quotidiani locali e ha gestito per 2 anni TennisBlog. Dopo aver visto per la prima volta Camila al Bonfiglio 2006, nel 2009 ha fondato www.CamilaGiorgi.it. E-Mail: . Twitter: @AlbertoBrumana

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Camila esce in tre set al secondo turno di Cincinnati con Andrea Petkovic. Tornerà in campo a New Haven.

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T.o.: non si sforzi: con lei non discuto. Le discussioni sul nulla mi annoiano. Quando poi queste presuppongono anche la lettura di post chilometrici, mi annoiano in proporzione.

Da oggi Camilla è 73° !!
Vamoss, ti attendiamo con grande impazienza

Biglebowski, io non sto contestando il criterio con cui è costruita la slassifica, sto contestando il fatto che non possiamo prendere come reale dimostrazione dei valori in campo un qualche cosa che basa il proprio giudizio sulla “storicità” dei rendimenti dando invece poco peso a quello che si è fatto nell’ultimo periodo.

una classifica che tenesse conto degli ultimi sei mesi sarebbe relativa a praticamente solo a tornei sul cemento (o affini) e penalizzerebbe, oltre a chi si esprime meglio su altre superfici, coloro che hanno avuto qualche infortunio in maniera eccessiva.

rino tommasi costruiva delle personalissime classifiche che tenevano conto solo dei tornei del grande slam: specialmente in campo maschile considerando il tre su cinque sosteneva essere le più veritiere.
probabilmente è abbastanza vero per i primi posti, ma per le retrovie è a mio parere è troppo soggetta ai sorteggi. tutto sommato l’attuale sistema, tra l’altro concordato tra atp o wta e associaziozioni dei giocatori è il meno peggio. un tempo si assegnavano punti ulteriori in proporzione alla qualità delle vittorie, quando si batteva un tennista che occupava un posto nei top 10 o top 20 si ottenevano dei bonus; ma anche questo sistema aveva controindicazioni immaginabili (ad esempio la vittoria per ritiro di camila su errani le avrebbe dato un bonus immeritato).

alla fine leggendo l’attuale ranking wta mi sembra che sia tutto sommato veritiero: le prime 2 sono vicinissime ed è sostanzialmente un primo ex-aequo, fatico a trovare una delle prime 10 che non lo sia di fatto eccetto forse stosur che viene da un brutto periodo (peraltro sembra in ripresa) a vantaggio di stephens che se si dimostra costante in un paio di mesi sta lì.
chi fa risultati importanti sale piuttosto velocemente e chi li ha fatti l’estate scorsa è giusto che li conservi per un periodo appropriato.

@Stefano “E’ stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora”( Winston Churchill).
La stessa cosa si potrebbe dire delle regole che formano la classifica.
La risposta giusta l’hai data tu all’interno del tuo intervento. Le classifiche servono a tante cose, non certo a fotografare l’attuale stato di forma di un’atleta. Ma questo permettimi vale solo per posizioni molto vicine. Se andiamo per gruppi più o meno omogenei esempio: le prime 4, da 5 a 15, da 16 a 32, da 33 a 60, da 61 a 100 (con tutte le elasticità del caso) la fotografia è sempre abbastanza veritiera. Considera però anche il risvolto economico che una classifica così lenta ad adeguare le posizioni regola. Se io fossi il manager di Camila (o di una che ha costruito la classifica come lei) mi sentirei protetto da questo tipo di calcolo e potrei scegliere una programmazione più aggressiva. Dovessi garantire una “rata” di punti mensile o trimestrale magari sarei costretto ad inserire 1 o 2 itf al mese. Non potrei rischiare di essere fuori dai MD dei GS perchè mi verrebbe meno la sicurezza del budget economico su cui ho basato la stagione. O lo sponsor che investe su di me dei soldi dopo un risultato eclatante vuole essere certo che quel risultato mi garantisca la presenza ai tornei più importanti almeno per un anno. O peggio: dove sarebbe in classifica Flavia con un azzeramento delle classifiche ogni 3 o 6 mesi?. Perciò lasciamo le regole come sono. Dobbiamo essere noi a darci la regola che le valutazioni nel tennis sono le più difficili tra tutti gli sport professionistici. le classifiche sono solo uno degli indicatori. Non facciamone una “Bibbia”. Anche i giri d’italia sono stati vinti da qualcuno che non ha mai vinto una tappa. Se lo ricorda solo sua madre. alla storia passano altri. Che magari non hanno mai vinto il giro……

Biglebowski, io non sto contestando il criterio con cui è costruita la slassifica, sto contestando il fatto che non possiamo prendere come reale dimostrazione dei valori in campo un qualche cosa che basa il proprio giudizio sulla “storicità” dei rendimenti dando invece poco peso a quello che si è fatto nell’ultimo periodo.
A fine 2011, secondo me, la Kvitova meritava in maniera sacrosanta di finire almeno l’anno da n°1 al mondo, visto che in quell’anno è stata l’unica ad aver vinto un Major, una Masters Cup e pure la Fed Cup (vincendo tutte le partite).
E invece il primato è rimasto ad una tale danese di origini polacche che nulla aveva fatto di eccezionale (e probabilmente nulla farà mai) per meritare tale titolo (a parte giocare una moltitudine di tornei vincendo soltanto quelli di bassa fascia).
L’anno scorso, invece, è toccato a Vika rimanere n°1 al mondo … ma Serena aveva vinto ben 2 Slam, un’Olimpiade ed una Masters Cup, contro il solo Slam della bielorussa (contando soltanto i tornei più importanti).
É chiaro, a mio avviso, che la classifica non rispecchia il reale stato di forza (o di forma) delle giocatrici in quel momento dell’anno, ma è soltanto una testimonianza del rendimento delle ultime 52 settimane.
Con questo, non sto dicendo che la classifica non conti o sia da buttar via … ma che dobbiamo smetterla di attribuirle quel significato quasi “mistico” che in realtà non ha.
La classifica serve principalmente come indicazione per compilare il tabellone dei tornei, e non ha un valore che vada molto oltre questo, in quanto non tiene conto degli infortuni, degli H2H, dello stato di forma attuale delle giocatrici, di quanto hanno vinto in carriera …
Lunedì Vika perderà la prima posizione del ranking in favore di Serena, ma il computer non sa che la bielorussa l’ha appena battuta dopo quasi 4 anni che non ci aveva più vinto contro.
É paradossale che succeda proprio in questo momento, ma, numeri alla mano, le regole implicano che succeda ciò.
Giusto, non giusto?
Probabilmente questo metodo di calcolo (comunque migliorabile, dando ad esempio maggior peso ai tornei più importanti) è il metodo di giudizio più equo ed oggettivo, ma questo non significa che rispecchi la verità.
Tutto qui.

@Tafanus Questa frase l’ho presa proprio dalla pagina di Wikipedia che mi hai consigliato…….. “Ogni domanda intorno al “soggetto”, all’”oggetto” e la loro “relazione”, dunque tra “io” e “mondo”, è anche una domanda ontologica.” Come vedi hai tu stesso confermato che il mio utilizzo del termine “ontologico”, usato per identificare una disputa sui concetti di “soggettivo” e di “oggettivo” non era sbagliata. (detto tra noi sono contento che verifichi su Wikipedia il significato delle parole che uso…evita fraintendimenti)
La prossima volta, invece di darmi dell’imbecille perchè uso un termine appropriato, chiediti cosa dovrei dire io di te che farcisci i tuoi interventi con una serie di bugie:
“Ebbene, fra il 21mo e il 22mo compleanno solo tre tenniste erano già fra le top 50.” riferito a francesca sara e flavia e “è un dato di fatto oggettivo che tre settimane dopo chi forse avrebbe potuto fermarla al 1° turno si è dovuta ricostruire l’85% di un tendine”. Sono queste le bugie su cui basi i tuoi ragionamenti. Sono queste le frasi tue di cui devi rispondere. Ma tu non rispondi mai quando ti si sbattono in faccia le tue “maliziose interpretazioni sul tempo e sullo spazio”. Se per te 49 giorni sono tre settimane e il 22esimo compleanno si festeggia sei mesi dopo il giorno in cui tutti ti fanno gli auguri, allora penso che il termine ontologico e l’ontologia come branca filosofica abbia bisogno davvero di un tuo approfondimento.
Come ti detto, ho letto la pagina che mi hai suggerito. Non è scritta male. Studiala bene, dopo puoi passare a Ludovico Geymonat. Sul tema dell’oggettivo e del soggettivo è forse uno dei filosofi più acuti…..

Il solito CT alquanto imbecille scrive:

“Non penso sia questo il sito per un discorso ontologico sul significato e sull’essenza di Oggettivo e Soggettivo.

Torniamo terra-terra. Il tempo è (o facciamo finta che sia) un dato oggettivo.
Tafanus dice (testuale): “è un dato di fatto oggettivo che tre settimane dopo chi forse avrebbe potuto fermarla al 1° turno si è dovuta ricostruire l’85% di un tendine” FALSO (al di là della sintassi sconclusionata) ”

La sintassi sconclusionata si userà a casa sua. A casa nostra no. Ma, sempre per la serie “ci dimostri di non essere il solito stronzetto tutto chiacchiere e distintivo”, possiamo sempre giocarci un migliaio di euro lasciando decidere circa la sconclusionatezza della mia sintassi a chi ne padroneggia una (magari una terna di professori di lettere?)

Vede, stroonzetto, se questa non le sembra la sede adatta per discutere di questo o di quello, nessuno la obbliga con una P38 alla tempia ad inserirsi in una discussione dalla quale lei è fuori.

L’ontologia, caro stronzetto, non c’entra una minchia. E per rendersene conto, non è necessario aver frequentato un corso si laurea nl filosofia. Basta un semplice click su Wikipedia, strumento certamente più adatto alla sua “qultura”

il motivo per cui si è deciso di considerare la classifica relativamente alle ultime 52 settimane è in funzione di alcune considerazioni piuttosto logiche:

1) giocandosi il tennis su superfici diverse e avendo gran parte delle atlete rendimenti differenti sulle varie superfici, una valutazione a minore spazio temporale privilegerebbe, a secondo del periodo, le specialiste di una sola superficie.

2) nell’arco di un anno e con un numero limitato di tornei calcolabili eventuali stop forzati di limitato periodo vengono metabolizzati.

ovviamente tutto è migliorabile, ma raramente la classifica così costruita risulta bugiarda.

Premetto che non ho visto che 2 minuti del match tra Serena e Masha, quindi non posso dire perchè la siberiana abbia perso così nettamente laddove un’Azarenka oggi ha vinto e l’altro giorno una Kvitova in via di recupero ha rischiato di vincere (era avanti ad inizio terzo set).
Una cosa è certa: Serena sta cominciando a sentire tutti i suoi 31 anni.
Nei suoi momenti top è ancora ingiocabile per chiunque (quando è al servizio), ma quando commette due-tre errori gratuiti di fila … diventa possibile per diverse giocatrici batterla (anche per una come la Stosur).
Vika oggi ha giocato al meglio delle proprie possibilità, e, francamente, non vedo come possa giocare meglio di così (sia tatticamente che mentalmente).
Non mi aspettavo un’Azarenka così in palla, e devo dire di averla un po’ sottovalutata ultimamente.
É ironico pensare che proprio ora che da domani Serena ritornerà n°1 al mondo, proprio ora … la n°1 del computer che fino a questo momento ci aveva sempre perso, ora l’ha invece battuta.
Salvo il forfait a Brisbane, Vika quest’anno non ha ancora perso un match, e secondo me sta legittimando ancor più dell’anno scorso la sua leadership.
Proprio ora, però, il computer ha deciso che la n°1 deve diventare la minore delle Williams, che dopo aver dominato ampiamente la seconda parte della stagione l’anno scorso, ora è invece stata battuta per la prima volta (dalla finale di Miami 2009) dalla bielorussa.
Io sono sempre dell’avviso che, il computer saprà anche fare i conti, ma ci mette un anno prima di capire quali sono le reali gerarchie in campo.
Ecco perchè penso che certe fissazioni sul ranking calcolato sui punteggi dei tornei dell’ultimo anno siano un po’ ingiustificate.
Sarebbe bello se quest’anno le gerarchie tra ATP e WTA si scambiassero di ruolo: negli uomini due dei 4 “Fab Four” probabilmente lasceranno il passo, mentre tra le donne sarebbe molto bello se Serena, Vika, Masha e Petra (ancora un po’ ci spero) ingaggiassero una bella rivalità a 4 come hanno fatto gli uomini negli ultimi 3-4 anni.

Per me è più una questione di costanza, t.o. In pratica non è sufficiente saper giocare un set ad altissimi livelli. Giocare da top ten significa piazzarsi in quasi tutti i tornei a cui partecipi anche nei periodi in cui non sei in perfetta forma. Avevo individuato Ferrer in campo maschile e ora aggiungo Rad grande in quello femminile. Loro sono il prototipo del top ten a mio avviso.

mi son deliziato oggi, guardando quasi tutta la finale.
davvero fantastica.
un altissimo numero di vincenti da ambo le parti, accompagnato anche da un elevato numero di errori.
degli Ace di serena, davvero folgoranti.
e dei proiettili di Vika, spesso imprendibili anche per la W.
che dire:
resto dell’ idea che Serena sia al momento ancora la piu’ forte del mondo.
se oggi ha vinto Vika, ne sono felicissimo per lei.
ma la superiorita’ di serena è ancora evidente.
il match è stato perso da lei, per via dei troppi errori commessi…
prima di essere stato vinto dalla Bielorussa.
in ogni caso, è stato davvero uno spettacolo…

riguardo la lunga discussione su chi merita o meno essere menzionata come promessa tra le Italiane,
mia opinuone soggettiva, è che dopo sara, dopo Roberta, dopo Flavia…
il 4° posto spetta a Camila.
sono i risultati degli ultimi 6/12 mesi, un periodo attendibile per fare valutazioni, che lo dicono chiaro.
oggi la Leonessa che tanto stimo anche, per risultati è sicuramente dietro Camila.
e poi chi resta?
la Knap, o la Burnet o la Brianti…
obiettivamente nessuna delle 3 vale Camila per risultati ottenuti nel rettangolo di gioco…
giudizio soggettivo o oggettivo… non mi interessa.
i risultati sono visibili a tutti!

@teus Il match di oggi spiega più di 2000 parole il mio concetto di top ten.Per me una top ten (non di classifica ma di livello) deve saper giocare almeno un set al livello dei tre che abbiamo visto oggi.
Saperli giocare così tutti e tre bisogna essere una top 4. E quello è un’altro pianeta……

Ottimo match oggi nella finale di Doha tra Azarenka e Williams.
Credo che la chiave dell’incontro stia tutta nel tie break del primo set nel quale Serena, dopo aver recuperato da 2-5, ha sciupato un set point sul 6-5 e servizio per poi perdere 7-5. Nel secondo l’americana ha espresso forse il miglior tennis di cui dispone oggi aggiudicandosi il parziale per 6-2. Nel terzo però è uscita la maggior freschezza fisica della bielorussa che ha chiuso set e match col punteggio di 6-3.
Dopo aver visto l’incontro ho qualche considerazione da fare: Serena (da domani di nuovo numero 1), nonostante i suoi 31 anni suonati, rimane la giocatrice più forte al mondo (ha senz’altro più potenza e più classe rispetto alle altre) ma non può più permettersi di perdere un primo set tiratissimo durato più di un’ora contro giocatrici del calibro di Azarenka (che ha otto anni in meno) e provare a vincere gli altri due senza potersi permettere passaggi a vuoto (imprese tipo quella all’US open le riusciranno raramente ormai). In più, tra non molto, arriveranno altre giovani rampanti (tipo Stephens) e per lei sarà sempre più complicato imporre la propria leadership.
Detto ciò complimenti ad Azarenka che è riuscita a tenere un ritmo altissimo da fondo per praticamente tutto il match (nel secondo Serena l’ha sommersa di vincenti e c’era ben poco da fare) e ha mostrato nel terzo una solidità mentale da vera campionessa.

Non penso sia questo il sito per un discorso ontologico sul significato e sull’essenza di Oggettivo e Soggettivo.
Torniamo terra-terra. Il tempo è (o facciamo finta che sia) un dato oggettivo.
Tafanus dice (testuale): “è un dato di fatto oggettivo che tre settimane dopo chi forse avrebbe potuto fermarla al 1° turno si è dovuta ricostruire l’85% di un tendine” FALSO (al di là della sintassi sconclusionata)

Tre settimane dopo la sconfitta con Camila è il 14 luglio. Flavia si sta bellamente allenando per le Olimpiadi che si terranno ancora due settimane dopo (28 luglio). E nelle tre settimane dopo la sconfitta da Camila cosa fa Flavia? Si ferma per curare il dolore al polso? NO. Gioca il doppio a Wimbledon giungendo fino alla semifinale. Perciò vincendo 4 partite (una per ritiro) e battendo le TdS 3 e Tds 9 e perdendo solo al 3°set contro Hlavackova/Hradecka . E alle Olimpiadi (perciò 5 settimane dopo) va a fare la comparsa da “malatina” solo per onor di firma? NO gioca contro la Cirstea (39°) e Vince. Poi gioca contro la Pironkova (57°ma che sull’erba di Wimbledon ha un Quarti 2011 e una Semifinale 2010) E VINCE. 7-5 6-1 Perciò vince anche bene. Perde solo contro la Kvitova. Ma la Kvitova è la 6° al mondo e Wimbledon nel 2011 lo ha vinto. E’ una che ha anche vinto la finale WTA in Turchia e che sull’erba dal 2010 ad oggi ha 23W e 5L. Flavia ci perde da quando la battè sulla terra in Fed (una Kvitova di 20 anni e 60° contro Flavia 28enne al top della carriera) E’ possibile pensare perciò che il polso di Flavia abbia condizionato solo la partita contro Camila. Non dimentichiamo che alle olimpiadi Flavia gioca anche il doppio insieme a Francesca altri 5 set tiratissimi di 58 giochi complessivi.
Camila il turno dopo Flavia batte la Tatishvili 6-3 6-1 (con lo spaventoso differenziale di 24 puni su 84) e poi la Petrova 6-3 7-6 recuperando da 5-1 servizio Petrova. Del resto Flavia in 12 Wimbledon in carriera solo 2 volte ha superato il 3° turno. E ben 7 volte non ha superato il 2°. Considerato che 8 su 12 ha giocato Wimbledon da TdS significa che per Falvia è abbastanza frequente perdere a Wimbledon contro WC o Qualificate.
Ma per il nostro solo il tendine ha condannato Flavia contro Camila. E per dimostrarlo falsa anche i giorni della settimana. Flavia si fermerà solo il 9 di agosto dopo essere entrata in campo ed aver giocato 5 game (perciò il giorno stesso avrà provato nel riscaldamento che tutto andava bene) . Sono passate 7 settimane e 10 incontri ufficiali tra singolare e doppio (Wimbledon e Olimpiadi non Roma Lanciani) giocati ad altissimo livello e in cui ha vinto 7 incontri su 10. Non male per una mutilata.
Ricordate Sara? Quando ha abbandonato a Pechino non è stato perchè non avrebbe potuto continuare. Ma perchè ha preferito non pregiudicare il prossimo torneo ovvero la finale del WTA ad istambul. La Flavia che perde con Camila a Wimbledon invece sta talmente male con il tendine che, pur avendo il mese dopo le Olimpiadi (le sue ultime Olimpiadi) continua a giocare un doppio con Francesca. Due giorni dopo aver perso con Camila. O è una pazza. Oppure il tendine non è rotto all’85%. Questo avverrà più tardi.
Il tendine è sicuramente già infiammato (abbandono a Roma) ma non abbastanza lesionato da farle rinunciare a Parigi dove perde solo con una Kerber n°10 in forte ascesa (sarà 6° entro 3 mesi). I Tendini sono come le corde di acciaio. sono formati da migliaia di singoli filamenti. Il fatto che il 10% o il 20% o anche il 70% di questi filamenti si rompa non fa perdere la funzionalità del tendine stesso. Lo rende solo più soggetto a possibilità di rottura. Lo potete vedere meglio con gli sciatori. Sciano al 100% e all’improvviso il ginocchio cede. I più anziani ricordano Menichelli alle olimpiadi di Tokio. Tanti salti mortali perfetti e all’improvviso il tendine salta. Anche in quel caso il tendine era parzialmente rotto. Ma quel “parzialmente” non impediva al ginnasta di fare al meglio i suoi salti mortali.

Questi sono tutti fatti oggettivi. Così come è oggettiva la volontà di Tafanus. Cercare di Sminuire i risultati di Camila.
E per farlo è disposto a scrivere: “è un dato di fatto oggettivo che tre settimane dopo chi forse avrebbe potuto fermarla al 1° turno si è dovuta ricostruire l’85% di un tendine” . E’ poco informato Tafanus? O è un tipo poco preciso? E’ possibile che dimentichi completamente le olimpiadi? O che dimentichi il doppio con Francesca? Una Semi a Wimbledon non capita tutti i giorni. Con una coppia tutta italiana poi.

E’ disposto a negare ogni evidenza giocando su tutti i possibili appigli. Questa ultima è addirittura comica:

“Oggettivamente Camila, coi suoi 21 anni, un mese e 17 giorni, se vogliamo arrotondare al tuo “circa X anni”, è una ragazza di circa 22 anni, più che una ragazza di circa vent’anni. Per la precisione” Non sarebbe stato più semplice dire “di circa 21anni” ?

Riguardo poi le 21 enni potenzialmente più forti poi, se proprio vogliamo essere precisi, l’unica che a 21 anni ha fatto Semifinale in un GS è Silvana Lazzarino. Barazzutti la voleva chiamare per sostituire Flavia a Rimini. Purtroppo Silvana oggi ha 80 anni e perciò ha dovuto declinare l’invito……..

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